C'ERA UNA VOLTA...

L’ukulele che volò al Polo Nord

di Francesca Biagi

L’ukulele Martin 1K, il “Dick Konter” dei primi del 1900, è forse l’ukulele più famoso al mondo. Viaggiò sull’aereo che intraprese la spedizione verso il Polo Artico, il 9 Maggio del 1926, ed è interamente ricoperto di autografi, sia dei membri dell’equipaggio, sia di personaggi celebri dell’epoca. L’ ukulele è in esposizione permanente al Martin Museum, al 510 di Sycamore Street, Nazareth, PA, Usa. Quei pochi sinuosi centimetri di legno modellato ad arte, sono testimoni di un’epoca storica affascinante, ed è tutt’ora oggetto di studi e ricerche per identificare le oltre 160 firme misteriose.

Nel 2016 andai a trovare i miei negli Usa, in Pennsylvania, per le vacanze di Natale. Il termometro misurava circa 6 gradi sotto zero. La casa in campagna era circondata dalla neve altissima, che inondava tutta la zona circostante, come un immenso tappeto di panna montata di cui non vedevi la fine. Scoprii che il Martin Museum era a circa mezz’ora di macchina da casa. Nonostante il ghiaccio sull’asfalto e la circolazione rischiosa, saltai sulla Jeep con mia madre e andammo a Nazareth. La visita al museo è gratuita. Disposto su un’ unica grande sala, divisa per epoche e strumenti, ha informazioni dettagliatissime sulla loro storia ed evoluzione nel corso dei decenni. Notai il Konter ukulele, tra gli altri, ma non mi soffermai molto su di lui. Le decorazioni ed intarsi di madreperla del Taropatch del 1916, o del “Daisy” 5K, 1930, regalo di C.F.Martin III alla moglie Daisy, catturarono di più la mia attenzione.

Nel Gennaio di quest’anno mia madre mi segnala un articolo di John J.Moser, sul quotidiano locale di Allentown, il “Morning Call”, una pagina intera di cronaca dedicata proprio al Konter Ukulele. E’ una recensione del libro di Larry Bartram e Dick Boak, “A Stowaway Ukulele Revealed” (Hal Leonard Books, 2018), ovvero la storia della meticolosa indagine, svolta dagli autori e durata circa 4 anni, per identificare le 160 firme che ricoprono completamente lo strumento.

Nel 2014 Larry Bartram, fondatore di una compagnia di software e archeologo, si recò al Martin Museum a Nazareth per far riparare la sua chitarra. Tra i tanti ukulele esposti, fu attratto da uno in particolare, completamente ricoperto di autografi. Con grande sorpresa, tra le firme vide quella del suo (ora defunto) professore del college, Laurence Gould, docente di geologia. L’archivista del Museo, Dick Boak, gli raccontò che l’ukulele era appartenuto a Richard Konter, membro del team che per primo raggiunse in volo il Polo Nord, nel 1926, nella spedizione guidata dal celebre esploratore, l’ Ammiraglio Richard Byrd. (La storia racconta che in realtà fu l’italiano Umberto Nobile, a bordo del dirigibile Norge, il primo a sorvolare il Polo, e che Byrd si sia attribuito il primato…). Bartram scoprì che il suo professore aveva preso parte alla spedizione Artica. Decise, insieme a Dick Boak di approfondire le ricerche su questo ukulele, che la Martin possiede dal 1952, e di cui poco si sapeva degli anni precedenti.

Richard Konter (1882- 1979) era un veterano della Marina Militare, ukulelista, arrangiatore per Tin Pan Alley, compositore, editore, e autore di metodi per ukulele e tablature per molte celebri canzoni.

Dopo essersi ritirato dalla vita militare pubblicò il suo primo metodo per ukulele, il “Dick’s Ukulele Method”, nel 1923, cui seguì il “Dick’s Improved Ukulele Method” nel 1924, questo edito poco prima di partire per la spedizione Artica, guidata dal Comandante Richard Byrd.

La storia dell’ukulele e del famoso volo fu raccontato da Konter, nel 1952, in una lettera a Martin. Spiegò come riuscì, grazie alla complicità con il co-pilota Floyd Bennett, a nascondere l’ukulele sull’aereo. Il carico eccessivo di oggetti e materiali, ed i rischi per l’assetto di volo, costrinsero l’equipaggio ad alleggerire il peso, lasciando a terra gli oggetti non indispensabili. A parte l’ukulele, che Bennett nascose dentro una pelliccia sotto al suo sedile. Alla fine della missione tutti e 45 i membri dell’equipaggio firmarono l’ukulele (le firme di Byrd e Bennett si notano sotto alle corde, tra la buca e il ponticello). Divennero eroi nazionali e Richard Byrd ricevette la Medaglia d’Oro al valore militare. Konter partecipò anche alla spedizione di Byrd nel 1929 al Polo Sud, ottenendo anche dai membri di quell’equipaggio le firme sul suo ukulele. Le celebrazioni dell’impresa del 1926 proseguirono negli anni, e Konter, sull’onda del successo e del prestigio, volle le firme di molti personaggi di spicco. Tra queste figurano il Presidente degli Stati Uniti Calvin Coolidge, Terry Roosvelt Jr., i celebri aviatori Charles Lindberg e Amelia Earhart, l’inventore Thomas Edison e l’ultima Regina di Romania; musicisti come Harry Armstrong, autore della celebre barbershop song “Sweet Adeline”, e Charles Froman, produttore di Broadway per il quale Konter scrisse arrangiamenti per ukulele.

Boak e Bartram  hanno evidenziato più di 160 firme, molte delle quali purtroppo illeggibili dopo circa 90 anni. Boak notò che per far firmare l’ukulele, Konter doveva aver raschiato la superficie, creando una superficie abrasiva su cui scrivere. Durante una visita alla Casa Bianca,  si legge dalle cronache, Konter “raschiò tutta una zona sopra alla buca, perché sapeva che avrebbe ottenuto la firma del Presidente Coolidge”.

Nel 1952 Konter, per salvaguardare il valore del suo strumento, propose a Martin di lasciarlo al Museo, e scambiarlo con una chitarra Martin D-28. L’ukulele però restò chiuso in un armadio per almeno due decadi, finché Boak non si interessò alla sua storia e lo espose come meritava. L’incontro con Bartram fu poi decisivo.

Boak e Bartram ottennero una sovvenzione dallo Smithsonian Institute di Washington e dall’Archivio Nazionale per l’utilizzo di un sistema tecnologico ad infrarossi, in grado di evidenziare le firme sbiadite ed invisibili alla luce normale. Molte di queste restano tutt’ora indecifrate, specie quelle nel retro dello strumento, incise da personaggi forse meno celebri. Boak spera di riuscire nella prossima decade a svelarle.

Nel frattempo C.F Martin ha realizzato una copia del famoso “Konter  Ukulele” in vendita a $2,499, solo su ordinazione. Ad oggi ne sono stati realizzati 46.

Nota sul Metodo di Konter.
“Dick’s Improved Ukulele Method” di Konter. Di Mark Swarthout. Pubblicato nel 1924, è il secondo di tre libri. Ha 44 pagine. Raccomanda l’accordatura attuale, GCEA. I numeri che rappresentano gli accordi ( in C il I, IV e V grado sono scritti rispettivamente in 1,2 e 3), sono inseriti nelle parole delle canzoni. Descrive come usare il capo e come accordarlo in altre tonalità , come D,G e F. Molte delle canzoni sono arrangiate da Konter.

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