• APPUNTI DI SCUOLA

    CAN CAN

    Quello che molti oggi conoscono col nome di “Can-Can” è, in realtà, il Galop infernale, celebre ballo composto da Jacques Offenbach per l’operetta buffa dal titolo Orfeo All’Inferno. Si tratta di un “Galop”, un ritmo veloce che per certi versi ricorda quello del valzer, da esso si differenzia perché è in 2 tempi anziche’ in 3. Col passare degli anni sarebbe diventato quello che oggi chiamiamo polka. A noi interessa per la sua melodia che tocca tutti i gradi della scala di Do maggiore e che quindi è un ottimo esercizio per familiarizzare con le note della scala di Do in prima posizione. Provare per credere.

  • APPUNTI DI SCUOLA,  PER BAMBINI

    London bridge

    Tra i ponti sul Tamigi il London Bridge è il più antico e, almeno quello attuale, non è certo il più bello di Londra a dispetto della sua storia secolare. Questo era il punto dove i Romani si insediarono nel I secolo e qui costruirono il primo ponte di Londra, strategico per consentire e controllare le comunicazioni via terra come quelle via fiume. Si dice che nel 1014 re Olaf di Norvegia riuscì a battere l’esercito avversario ammassato sul ponte legando con grosse funi i piloni alla imbarcazioni della sua flotta facendo crollare ponte e nemici. Nelle scuole materne inglesi è comune una filastrocca, che pare nasca proprio da quell’episodio,…

  • APPUNTI DI SCUOLA,  PER BAMBINI

    Bella stella

    Bella stella è la versione italiana di  Ah! Vous dirai-je, Maman, un celebre canto popolare francese conosciuto anche con il titolo inglese di Twinkle, Twinkle, Little Star. Ci sono infatti moltissimi canti in lingue diverse basati su questa melodia che, tra l’altro, è stata utilizzata da molti musicisti per scrivere temi con variazioni, come fece ad esempio Mozart, o come Saint-Saëns che la citò nel suo Carnevale degli animali nel brano intitolato Fossiles. In origine, e siamo nella prima metà del Settecento, Ah! Vous dirai-je, Maman era un canto pastorale a cui, in epoca successiva, è stato aggiunto un testo adatto ai bambini. Sia per la sua semplicità che per il…

  • SUL WEB

    Over the rainbow

    Somewhere Over the Rainbow, nella versione cantata da Israel Kamakawiwo’ole, è senza dubbio uno dei brani più conosciuti dal grande pubblico; non meno conosciuto è il brano originale, scritto da Harold Arlen nel 1939 e interpretato da Judy Garland nella colonna sonora del film “Il mago di Oz”. Israel Kamakawiwo’ole, conosciuto anche con lo pseudonimo di “IZ”, è diventato famoso nel 1993 quando pubblicò l’album “Facing Future” che conteneva appunto il medley delle canzoni “Somewhere Over the Rainbow” e “What a Wonderful World” eseguite con accompagnamento di ukulele. A molti anni dalla sua prematura scomparsa IZ è ancora un’icona molto attuale e presente al pari dei grandi ukulelisti che ancora…

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    Il presepe vivente

    “Il presepe vivente” è una canzone scritta per un gruppo di bambini di 5 anni (Scuola dell’infanzia – Istituto Leopardi di Milano) che suonano l’ukulele da un paio di mesi. L’intenzione iniziale era quella di far loro cantare una canzone durante il Concerto di Natale, con un semplice accompagnamento all’ukulele. Il tema scelto era la nascita del Presepe vivente, avvenuta a Greccio per desiderio di San Francesco. Il testo è stato inventato sulla falsariga del gioco di drammatizzazione che i bambini stavano giorno dopo giorno mettendo in scena. Musicalmente è nato prima il ritornello che simpaticamente riproduce lo scampanio delle campane a festa: din don dan – din don dan,…

  • PER BAMBINI

    Edelweiss

    Tratta dal musical “The Sound of Music”, conosciuto in Italia per la versione cinematografica dal titolo “Tutti insieme appassionatamente”, EDELWEISS è stata scritta da Richard Rodgers ed Oscar Hammerstein, rispettivamente autori delle musiche e dei testi di numerosi musical di Broadway negli anni quaranta e cinquanta.

  • APPUNTI DI SCUOLA

    La ballata di Mackie Messer

    La scelta di un brano da proporre agli allievi, soprattutto se adulti, rappresenta a volte per l’insegnante una scommessa . E’ utile che il brano sia conosciuto, ossia che appartenga a quel repertorio “universale” tipico di quelle musiche di cui magari ci sfugge il titolo, ma che siamo pronti a canticchiare senza esitazione. Nel caso specifico, la Ballata di Mackie Messer, neppure la lingua tedesca rappresenta oggettivamente un ostacolo: le versioni in italiano sono ben note, fra le tante meritano certamente di essere riascoltate quelle di Milva e di Modugno:   Anche se non si ricordano le parole il canto scorre in modo fluido, la melodia è ben cadenzata e…